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La figura del Temporary Manager e la sua importanza per le realtà produttive

La figura del Temporary Manager e la sua importanza per le realtà produttive
Tempo di lettura: 5 minuti

Particolarmente in questi anni, le varie entità produttive tendono a richiedere ed a ricercare sul mercato del lavoro delle figure professionali sempre più dinamiche e specializzate in diverse materie. Tra queste rientra quella del Temporary Manager.

Chi è il Temporary Manager?

Il Temporary Manager è una figura professionale che opera in una o più realtà produttive a livello apicale. Lo fa a tempo determinato ed è in grado di gestire le fasi di diversi processi operativi. Egli si pone l’obiettivo di definire una strategia aziendale condivisa, monitorandone l’applicazione ed impostando le basi di uno sviluppo che possa durare nel tempo. L’affidamento di un incarico specifico ad un Temporary Manager consente di agire in maniera efficace nella struttura aziendale, riducendo le tempistiche per il raggiungimento degli obiettivi assegnati alle realtà produttive. A fronte di quanto concordato con l’impresa, il Temporary Manager progetta, propone e realizza interventi operativi, per migliorare le performance aziendali e le capacità di gestione. Una tra le caratteristiche attitudinali più comuni attribuite a questa figura è sicuramente quella di essere disposto ad un notevole grado di dinamismo e, quindi, di non limitarsi a gestire una sola realtà produttiva anche a tempo indeterminato. Dunque, chi intende ricoprire tale figura professionale, può farlo sì per un intervallo temporale prestabilito, ma anche per più realtà produttive ed in contesti operativi abbastanza variegati.

Vantaggi della figura del Temporary Manager

Per una determinata entità produttiva, dotarsi di un Temporary Manager può comportare i seguenti punti di forza:

Opportunità non solo per le PMI italiane

Anche se in Italia il tessuto imprenditoriale è per buona parte dotato di piccole e medie imprese, tale figura professionale può essere molto utile in ogni contesto, perché non solo può apportare nuove conoscenze e competenze tramite l’attività di coaching, ma addirittura può aiutare le realtà produttive a destreggiarsi bene su materie abbastanza delicate, come, ad esempio, un progetto di fusione, acquisizione o scissione, la possibilità di intraprendere delle specifiche scelte di finanziamento e investimento, una ristrutturazione aziendale e delle partnership da sviluppare con altre entità operative su degli specifici ambiti.


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